“Non ci può essere antitesi tra il buon cittadino e il buon individuo. Il buon individuo è quello che opera per il bene della comunità e il bene della comunità è il risultato dei beni dei singoli individui”.
Un buon individuo è un buon cittadino e viceversa. Il nostro compito, come individui e come cittadini, è di operare non solo nella comunità locale, ma anche in quella regionale, nazionale, continentale e mondiale. Dobbiamo agire, insomma, nella e per tutta la comunità umana assegnando, un pieno riconoscimento al valore di ogni singola persona umana, di qualunque cultura essa sia, nel contesto più ampio dell’umanità.
...Parole da vero sociologo direi! Vere, ma forse un pò utopistiche, anche se questa poi è la logica che muove l'idea di "villaggio globale" attuata da motori come google.
RispondiEliminaBeh.. caro/a Espressivo a volte le cose ci appaiono utopistiche proprio perchè crediamo che lo siano! Spetta all'uomo, attraverso il suo agire, rendere l'utopia realtà...o non credi forse?
RispondiEliminaInfine, quando parlo di uomo, non intendo solo l'accezzione generale del termine, ma soprattutto, nel particolare, mi riferisco a noi giovani studenti, cittadini di oggi e di domani, giacchè l'impegno nel concretizzare i pensieri utopistici dovrebbe partire da noi e dal nostro agire, dapprima nelle piccole cose e in seguito in situazioni più impegnative..
E' vero che una sola goccia non riempe un vaso, ma tante piccole gocce possono iniziare a migliorare la situazione di partenza!Questo per dire che probabilmente non cambieremo il mondo, ma sicuramente possiamo contibuire a migliorarlo, ovviamente se lo desideriamo...