Decostruire significa sviluppare una conoscenza della conoscenza, pensando la complessità e tenendo presente che procedere lungo questa strada non significa cancellare l’identità, bensì rivedere le interpretazioni difettose, come la visione unitaria dei punti di vista e la legittimazione di stereotipi e pregiudizi.
Comprendere e decostruire rappresentano il percorso obbligato per la realizzazione della nuova forma mentis e per la coltivazione di un nuovo soggetto in grado, grazie a questi strumenti cognitivi forniti dall’ermeneutica moderna, di interpretare l’alterità e la differenza come strutture portanti per la costruzione sociale e culturale dell’epoca della globalizzazione.
Appare così evidente il compito dell’uomo nella post-modernità, ovvero quello di interpretare la dimensione che lo circonda ovvero quella dell’oltre, nel quale abita l’alterità e la diversità che tanto temiamo e delle quali non possiamo fare a meno.
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