
Egli, nonostante la sua posizione regale, cercava di esprimersi con cognizione sull’operato degli altri e di comprenderne le anime e le azioni. Secondo il suo pensiero, gli esseri umani sono diverse parti di un unico corpo, e come un organismo per ben funzionare necessita della collaborazione delle sue parti, così gli uomini devono cooperare tra loro per poter raggiungere scopi comuni. Questa considerazione lo spingeva a rifiutare di pensare i suoi nemici come estranei, come lontani e diversi da sé, guidandolo nel prendere le corrette decisioni e, soprattutto, non dettate dall’odio, aspirando alla giustizia, alla verità e al bene.
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