Nel 1948, conclusa la Seconda guerra mondiale, l’Assemblea generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite promosse il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali in ambito civile, politico e socio-culturale.
“ Ogni individuo, in quanto membro della società, ha diritto alla sicurezza(Dichiarazione dei diritti dell'uomo, 1948, art.22)
sociale,
nonché alla realizzazione, attraverso lo sforzo nazionale e la
cooperazione
internazionale ed in rapporto con l’organizzazione e le risorse
di ogni stato, dei diritti economici, sociali e culturali indispensabili alla
sua dignità ed al libero sviluppo della sua personalità”.
Da questo momento in poi l'affermazione dei diritti diventa universale. Inoltre i destinatari non sono più soltanto i cittadini di questo o quello stato, bensì tutti gli uomini.
L'accezione di cittadinanza abbraccia, oggi, gli esseri umani in quanto portatori di eguali diritti fondamentali e il cittadino ha la possibilità di entrare in rapporto con altri stati, e non necessariamente solo con il proprio, e far valere i propri diritti.
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