Martha Nussbaum, già citata in questo blog (http://versounanuovacittadinanza.blogspot.com/2009/05/martha-nussbaum.html)
spiega nel suo libro Coltivare l'Umanità che i bambini da piccoli provano un naturale sentimento di fiducia verso i genitori, sentimento che i cittadini adulti trasferiranno, poi, verso un leader, idealizzandone l’immagine e credendolo capace di pensare a tutto in loro vece.
Secondo la pedagogista americana è in questo delicato passaggio dal contesto familiare alla realtà sociale che devono intervenire gli educatori, il cui compito “è mostrare agli studenti quanta soddisfazione si ricavi dall’essere cittadini che si rifiutano di accettare acriticamente le imposizioni altrui, (….) e quanta importanza abbia vivere fondandosi sulla ragione, piuttosto che sulla sottomissione all’autorità”.
Il bambino, se educato secondo questi criteri, diventerà un uomo autonomo e responsabile.
Il concetto di autonomia implica quello di responsabilità, indispensabile per una convivenza democratica dove le soggettività individuali sono responsabili di ogni qualsivoglia espressione sociale.
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